COME STACCARSI DA UN FAMILIARE INVADENTE

Spesso imputiamo la causa di molti nostri problemi ai familiari, è spesso abbiamo ragione ! Ci troviamo a che fare con persone invadenti, dalla scarsa capacità autocritica e con una serie di modi di fare e comportamenti che portano più problemi a noi che ci siamo a contatto che a loro stessi. 
Cercare di cambiarli è una battaglia persa, nessuno cambia se non sente una forte spinta interiore, nessuno cambia per un altro si cambia sempre per noi stessi e purtroppo spesso queste persone che ci affliggono non godono di grandi capacità empatiche anzi diciamocela tutta, fanno tante cose ma non vedono l'ora di rinfacciarle, il loro modo di amare è criticare, ingannare, imbrigliare l'altro in un rapporto di debiti e crediti infiniti. 
L'amore vero invece è sempre libertà ! Non dimenticatelo mai ! nessuno che ama può volere il possesso dell'altro ! Colui che ama progetta metaforicamente la propria morte in modo che per l'altro non sia un incombenza dolorosa ma parte del processo naturale della vita. 
Come se io nel mio lavoro pensassi di avere un paziente per tutta la sua vita e che il suo progetto terapeutico e quindi la sua relazione con me non finirà mai! Questo non è volere il bene dell'altro, il suo sviluppo risiede nella sua capacità di andare lontano da me portandomi con se, come un esperienza positiva. In sostanza questo è anche il ruolo dell'amore genitoriale se vogliamo. 

Ma il punto è che possiamo fare quando abbiamo a che fare con parenti invadenti e deleteri?
Per prima cosa prenderne consapevolezza, anche delle ripetute volte con cui avremmo di certo provato a fargli capire quelli che sono i comportamenti che non ci piacciono; quindi prendere definitivamente consapevolezza che non è l'altro che deve cambiare ma noi qualcosa del nostro comportamento, perché è evidente che gli stiamo dando terreno fertile su cui continuare a costruire relazione e ricordi deleteri; 

Iniziare a pensare che non è importante e necessario che debba capire le ragioni del nostro comportamento o eventuale distacco; forse non è in grado di capirle o non vuole ma non è problema nostro noi dobbiamo essere certi che i segnali che ci manda il nostro corpo di malessere siano giusti e porre freno e limite a ciò che ci fa stare male. Che questo non è egoismo ma sano amor proprio e di chi ci sta intorno, perchè avere sempre a che fare con persone nocive inquina il nostro stato d'animo e l'emotività che riversiamo suoi nostri cari figli, partner e amici. 

Perdonare l'altro, in qualsiasi modo celebrare, volere, lavorare, fare di tutto affinché non ci sia traccia di odio o rabbia; ovviamente non potrà essere cosi ma è l'obiettivo a cui dobbiamo tendere, non permettere mai che il nostro corpo, anima, e cuore sia invaso dalla rabbia, vendetta o amore; una buona tecnica per alcuni è lo sport per altri scrivere le cose negative per liberarsene e poi strappare via, l'obiettivo è liberarsi delle emozioni negative. 

Attenzione : perdonare non vuol dire condonare ! che io mi liberi della rabbia non è finalizzato a intrattenere rapporti proficui con te è finalizzato al mio benessere alla mia salute psicofisica e delle persone al mio fianco che mi vogliono bene e a cui debbo e voglio regalare momenti di divertimento e piacere condiviso.

Dobbiamo iniziare a pensare che non siamo tutti uguali che a volte i frutti vanno molto lontano dall'albero da cui sono caduti e che per fortuna accade questo e che va bene cosi ma che i problemi dell'altro, il suo malessere, la sua negatività o modo di vivere la vita non può essere il nostro; noi stessi siamo come un figlio di cui prenderci cura nessuno la fare per noi; se non ci diamo un giusto valore nessuno alzerà il prezzo fuori per noi o meglio in rari casi può accadere ma non possiamo aspettare questa eventualità dobbiamo farci carico della relazione deleteria che abbiamo con i parenti invadenti e lavorare attivamente affinché questa cambi sopratutto emotivamente dentro di noi non ci porti più a sentirci in colpa !

Ricordatevi e ripetetevi in continuazione chi vuole farci sentire in colpa non ci ama ! 
Pensate che un figlio abbia improvvisamente voglia di fare un viaggio bellissimo il viaggio più bello che esiste , ovvio ci sono dei rischi tra cui la paura di perderlo, che non torni,mo che torni diverso da come è andato, voi gli impedireste di fare quel viaggio sapendo che è il più bello che ci sia e che non ce ne saranno altri ? 
beh quel viaggio si chiama vita ed è sempre così: ci cambia, ci allontana , ma solo nell'amore vero ci tiene sempre vicino anche a chilometri di distanza, anni di vita, e mondi diversi ( la vita e la morte)
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