Gestire la conflittualità quotidiana nella coppia. Sede di Colleferro

La felicità è una meta a cui tendere, certo sarebbe meglio parlare di benessere e serenità accompagnato da momenti di felicità. Diciamo che la felicità non si riesce a possederla per lungo tempo si tratta di uno  stato passeggero, ovviamente bello proprio perchè rado e momentaneo.
Il benessere però è un obiettivo perseguibile e raggiungibile, passo dopo passo.
Vediamo come gestire uno degli aspetti più diffusi che genera malessere quotidiano e cioè la conflittualità di coppia.
Un errore molto comune nel gestire i conflitti è sentire un malessere e cercare di negarlo.
Le emozioni negative come rabbia, risentimento, noia, tristezza, apatia, depressione non vanno mai negate ma vanno accolte e sempre condivise. Dall'altra parte nel tentativo di condividerle si fa altro che agirle pensando che quella sia il modo migliore per far conoscere se stessi all'altro, facciamo un esempio pratico per capire come fare e quali sono le risposte più utili al perseguimento del benessere quotidiano.

Il marito X torna a casa stanco da lavoro, la moglieY  anche lei si trova a casa stanca dal lavoro il marito X chiede alla moglie Y  per favore potresti fare questa faccenda che di solito faccio io perchè sono molto stanco.

Le risposte della moglie Y possono essere essenzialmente 4,  vediamole:

Risposta A "si certo ma dentro la moglie Y prova rabbia e pensa che il marito  non riesce a vedere quanto anche lei sia distrutta "

Risposta B "Si lo faccio, infondo anche a me essendo cosi stanca piacerebbe essere sostenuta spero che un giorno lo faccia lui per me"

Risposta C " Si lo faccio ma trovando la soluzione che questa incombenza pesante possa per me essere piacevole e comunico in un secondo momento a mio marito  come mi sento stanca anche io e come la giornata per me sia stata pesante "

Risposta D "No non lo faccio e partono le accuse recriminatorie"

Ora analizziamole in dettaglio:


La risposta A non è utile perchè porta a fare qualcosa che non si vorrebbe fare negando le emozioni sottostanti e reprimendole

La risposta B non è utile perchè si fa qualcosa nel vano tentativo che poi qualcun altro la faccia per noi





La risposta più funzionale è la C perchè ipotiziamo che i compito sia buttare la spazzatura posso approfittarne per scendere i sacchetti e fare una passeggiata magari insieme a mia/mio figlio o se preferisco da sola, infondo è un compito che va fatto e rifiutare porterebbe solo malcontento ad entrambe i partner, inoltre essendo una cosa che non faccio mai per me potrebbe essere anche più leggera farla, dall'altra parte mio marito si sarà per un attimo rilassato e quando più tardi condividerò con lui come mi sento sarà più pronto ad accogliere anche la mia stanchezza!

La risposta D non solo lascia amaramente entrambe i coniugi delusi e con il sentimento di non essere capiti l'uno dall'altro ma sfocia in un conflitto aperto senza condivisione vera dei propri stati d'animo e senza che il compito comunque utile al benessere generale della famiglia venga svolto.









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