Rabbia e aggressività: l'adolescente ribelle

Spesso a rivolgersi allo psicologo sono famiglie che chiedono un auto per il proprio figlio/a adolescente che non riescono più a gestire. 

Solitamente i comportamenti aggressivi dell'adolescente si accompagnano all'utilizzo smodato del cellulare,  uso di sostanze, fino a delle vere e proprie dipendenze. L' incapacità dei genitori nel contenere il figlio attraverso regole e orari di entrata uscita da casa, e lo scarso rendimento scolastico accompagnato al ritiro dalla scuola o ad una bassa frequentazione fanno poi da cornice agli scatti di rabbia e aggressività di questo.

I genitori che si trovano a che fare con un figlio adolescente di questo tipo si sentono frustrati, impotenti, e soffrono per essere trattati male e bruscamente dai figli fino a delle vere e proprie aggressioni

L'aggressione, la rabbia diventa un mezzo attraverso cui l'adolescente esprime se stesso e il proprio dolore. 

In questi casi il genitore vorrebbe delegare lo psicologo ad occuparsi del figlio e vorrebbe che questi glielo restituisse "guarito" ma questo approccio si rivela talora fallimentare perchè anche se possono essere condotti dei colloqui individuali con l' adolescente diventa in questi casi fondamentale una strutturazione dell'intervento che coinvolge la famiglia o con una vera e propria terapia familiare (incontri quindicinali) o con incontri settimanali del ragazzo che si coniugano ad inviti familiari; questo permetterà di ritrovare quelle che sono le risorse dei genitori e che il figlio indubbiamente sta cercando. 

Decontestualizzare l'adolescente dai suoi sistemi di appartenenza può esporlo a dei rischi; anche quando famiglia, scuola, gruppo dei pari sono carenti di risorse o almeno così ci sembrano sarà importante trovare dei punti forza per il ragazzo che si trova ancora in una fase delicata del suo processo maturativo e che lo porterà a diventare adulto. 

Un bravo psicologo saprà catturare la rabbia dell' adolescente non per scontrarsi muro contro muro ma per canalizzarla e trasformarla in energia positiva e vitale che permetterà l'incontro tra lui e l'adolescente ma sopratutto tra questi e la sua famiglia. 

Un sottosistema spesso poco considerato è il gruppo dei fratelli/sorelle anche in questo caso sarà importante che il clinico compia una valutazione del funzionamento di queste relazioni operando per migliorarne il grado di  sostegno emotivo e condivisione che scorre tra i fratelli e sorelle. 




                                                                                                                     Dott.ssa Silvia Rotondi 
                                                                                                                   



Commenti

Post più popolari